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In tutta Italia, siamo allo sfascio del nostro patrimonio artistico

Il Paese è in rovina, ma questa Pompei senza innocenti dobbiamo ricostruirla. Siti a rischio? In Italia, i nostri figli, altro che patrimonio artistico vedranno una civiltà scomparsa.
di Giovanni Pivetta
13 Dicembre 2013
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IL PAESE È IN ROVINA,
MA QUESTA POMPEI SENZA INNOCENTI DOBBIAMO RICOSTRUIRLA

Non si ricorda mai abbastanza che gli abitanti di Pompei non sapevano che quelli fossero i loro ultimi giorni, altrimenti sarebbero scappati per salvare la pelle. Adesso la citazione serve a definire la soglia di un disastro, e mi pare che il nostro Paese (all’evidenza non da solo, all’evidenza parte di una crisi planetaria in cui si smazzano le carte economiche e di conseguenza politiche in un percorso scivoloso, all’evidenza quello con il governo più screditato in circolazione) non si sia fatto mancare niente in questi anni balordi.

Balordi perché tutto è andato indietro, salvo le stock options di una classe dirigente, intesa non solo come casta politica di maggioranza e opposizione ma un po’ come esito di tutte le caste, nessuna esclusa. Il cratere insomma è essenzialmente culturale, concerne il livello della nostra identità e del nostro modo di stare al mondo.

SITI DEL PATRIMONIO ARTISTICO A RISCHIO IN ITALIA?
I NOSTRI FIGLI, SE NON FACCIAMO NULLA, VEDRANNO UNA CIVILTÀ SCOMPARSA

Le prossime Pompei … Crolli di monumenti e siti archeologici che feriscono il patrimonio culturale italiano e che ogni volta lasciano a terra secoli di storia. Come un domino cadono tutti, uno dopo l’altro. Le mura Aureliane, la Domus Aurea e il Colosseo a Roma, il Castello di Macchiagodena in Molise, la Casa dei gladiatori a Pompei. A stilare una classifica delle prossime Pompei ci si perde in una lista senza fine. Quanti sono i siti a rischio? Tutta Italia, siamo allo sfascio, bisogna accendere un faro su tutte le situazioni critiche dell’Italia delle belle arti, da Nord a Sud.
A partire da Ercolano e Pompei, sino ad arrivare alla villa Zeno al Donegal a Cessalto (Treviso), dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità perché è una delle ville venete disegnate da Andrea Palladio e che da decenni non riceve le giuste cure.

In Patrimoniosos.it, portale a difesa dei beni culturali e ambientali, potete trovare l’elenco di più di 800 pagine dei beni inventariati e prezzati dall’Agenzia del Demanio (Supplemento G.U. n. 183 del 6.8.2002). Inoltre, una sezione sui Beni in pericolo aperta alle vostre segnalazioni.

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