Travolta la società di mezzo

Negli ultimi vent’anni il capitalismo liberista dei flussi ha scaricato sui territori la sua forza e ha cambiato antropologicamente, culturalmente, economicamente e socialmente i luoghi – afferma Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster e autore, tra l’altro, de Il capitalismo Infinito (Einaudi), a cui abbiamo chiesto un commento al 47 ÌŠ rapporto Censis.
Questo processo ha in parte desertificato i territori. Oggi bisogna chiedersi se l’antropologia del locale, espressione del capitalismo molecolare basato sui distretti industriali, sia ancora in grado di reggere un simile impatto. Ne discuto spesso con Giuseppe De Rita del Censis.
Ho l’impressione che l’antropologia basata sul campanile, sulla comunitaÌ€, sui capannoni, sulla famiglia messa al lavoro («la famiglia Spa» l’ha definita il Censis) non basti piuÌ€. Dentro la crisi dobbiamo prendere atto che quella che De Rita chiama la «societaÌ€ di mezzo», cioeÌ€ le rappresentanze d’impresa, del lavoro, i comuni e le province, le camere di commercio, eÌ€ sottoposta ad un processo di delegittimazione.
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