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Solon, impianti fotovoltaici con tecnologia tedesca

Il Gruppo Solon è impegnato ed opera a 360 gradi nell’energia solare. L'energia fotovoltaica rappresenta il presente ed il futuro per una svolta ecologista nel modo di produrre l'energia. Focalizzati sulla produzione di moduli fotovoltaici e soluzioni tecnologiche, made in Germany, che vanno dai sistemi per tetti agli impianti di grandi dimensioni.
di Redazione
13 Dicembre 2013

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Pianeta Solon: le centrali ad energia solare rappresentano un ottimo investimento

Solare Fotovoltaico,
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Rapporto Statistico 2012 del GSE (Gestore Servizi Energetici)
A fine 2012 in Italia risultano in esercizio 478.331 impianti fotovoltaici per 16.420 MW installati ed 18.862 GWh prodotti. Nel solo anno 2012 è stato installato quanto presente in Italia alla fine del 2010: oltre 148.000 impianti per una potenza addizionale di 3.646 MW. Almeno un impianto è presente nel 97% dei Comuni italiani (era l’11% nel 2006) ed il 96% degli impianti esistenti è collegato in bassa tensione con una taglia media di 11 kW. La maggior parte degli impianti è entrata in esercizio nell’estate anticipando il cambio normativo tra il IV e il V Conto Energia.

Per quanto riguarda il futuro del fotovoltaico, la strategia energetica italiana, vedi Impianti a fonti rinnovabili in Italia – 2012, prevede che fino al 2020 la potenza aggiuntiva installata risulterà circa 1.000 MW l’anno.
Italia e Germania sono i Paesi che a livello mondiale hanno maggiormente investito sulla fonte fotovoltaica. Alla fine del 2012 la potenza installata in Germania è il doppio di quella italiana e supera i 32GW.

La produzione di Solon in Italia si attestava circa sui 60 Megawatt annui con 200 dipendenti in azienda…
Questi dati si riferiscono al 2011, perché da quell’anno abbiamo chiuso il reparto produttivo italiano, mantenendo quello tedesco per l’area europea che produce 50/60 Megawatt all’anno. Nel 2012 siamo stati acquisiti da un gruppo arabo/indiano, la Microsol *, e attraverso di loro abbiamo aperto un altro stabilimento produttivo negli Emirati Arabi che si dedica alla produzione extra-europea, con una capacità produttiva di 60 Megawatt che verrà ampliata nel 2014. Negli anni passati in italia raggiungevamo i 100 Megawatt.
(*) Ndr … La salvezza per Solon, il nome più noto del fotovoltaico tedesco, arriva proprio da uno di quegli operatori asiatici che ne hanno indirettamente causato la crisi. Microsol, produttore di celle in silicio cristallino …

La fine degli incentivi ha, quindi, decretato la chiusura dello stabilimento in Italia?
No, è successo già prima della fine degli incentivi. La questione è relativa ad una problematica di natura globale, con una domanda in Italia che era quattro volte inferiore alla capacità produttiva. Tutte le aziende del gruppo si sono dovute ristrutturare e per un problema di costi e spese si è deciso di mantenere solo lo stabilimento in Germania.

Esistono delle possibilità di ampliamento in Italia? Magari di carattere pubblico o industriale?
Personalmente penso che grandi ampliamenti nel fotovoltaico in Italia non ci saranno. Ci sarà una sorta di trasformazione delle aziende che vendono fotovoltaico per riuscire, in qualche modo, ad evolversi e lavorare nell’ambito dell’efficienza energetica integrata, come dicevamo prima. Proporre dispositivi che possono lavorare in maniera complementare.

Quali sono ancora i mercati di maggior sviluppo?
Il nostro core business riguarda lo sviluppo di grandi impianti. In Italia ci stiamo adattando ad interventi di combinazione integrata perchè il nostro settore sta diventando sempre di più domestico. Il mercato è per il 90% residenziale attualmente. Prima con il meccanismo degli incentivi si aveva la convenienza a realizzare grandi impianti, sia a terra che industriali. Adesso che il conto energia è stato chiuso, soltanto le grandi aziende energivore hanno questa necessità.

Essendosi allargato il mercato si è verificato un abbassamento dei prezzi del fotovoltaico, con un range che oscilla dai 0,4 euro/watt di SolarPark prodotto in Corea a 1,23 euro/watt dell’europea SunPower. Questa è la tendenza di mercato?
Si, anche se comunque c’è stata una guerra sui prezzi negli ultimi anni causata da un dumping molto forte delle aziende cinesi, che hanno in certi casi rovinato il mercato vendendo a prezzi bassissimi. La SunPower è un prezzo particolare perché è un prodotto d’elite e non è rappresentativo del mercato medio. In generale, parliamo circa di 0,56 euro/watt per un prodotto non europeo, grazie anche ad una direttiva anti-dumping, e una forbice tra 0,60 e 0,70 per quelli europei.

Quali sono altri ambiti che possono avere forti ampliamenti in questa chiave sostenibile?
L’ambito del termico, con il solare termico abbinato con l’acqua calda sanitaria e la pompa di calore in sostituzione delle caldaie. Stiamo parlando di un comparto incentivato da un punto di vista economico, sicuro fattore di ampliamento del mercato.

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