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La Neoedilizia ecocompatibile sfida il futuro delle costruzioni

Equilibrium ha identificato nel biocomposito di calce e canapa una soluzione innovativa per il settore della bioedilizia, il Biomattone è un blocco prefabbricato in Natural Beton.
Un materiale naturale riutilizzabile e riciclabile che consente di costruire e ristrutturare edifici ad elevatissima efficienza energetica e sequestrare CO2 dall’atmosfera invece di emetterla.
di Redazione
13 Dicembre 2013

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La sfida che Equilibrium vuole lanciare è semplice: dimostrare che si può fare business, sviluppare indotto e realizzare edifici ad emissioni zero, confortevoli da abitare, anche in un momento di crisi.

Una start-up innovativa, nata nel gennaio del 2011, un’idea di Paolo Ronchetti amministratore unico e socio co-fondatore con Barbara Ceschi, già fondatrice di Gruppo Fibranova.

Obiettivo dell’azienda lecchese ripristinare la filiera della canapa in Italia, successo immediato per l’impresa for-benefit che origiina una piccola rivoluzione nel mercato edile in forte crisi e porta l’esperienza maturata, già nel luglio dello stesso anno, al Senato in un incontro dal tema Green economy: una nuova strategia per la canapa.
…Leggi Il Biomattone Equilibrium è un blocco prefabbricato in Natural Beton

Perché un prodotto così innovativo e al tempo stesso così semplice non è stato sempre usato?
Perché convertirsi dalla lavorazione del mattone classico di calcestruzzo quando esisteva già la canapa e la calce?
Perché non si è fatto questo prodotto cinquant’anni fa?

Perché l’edilizia è un settore tanto tanto conservativo, lo è ancora oggi. L’edilizia tutt’ora ragiona col cemento, la sabbia e il laterizio.

Lo stesso concetto di isolamento termico, nato una decina di anni fa, è rimasto fermo tanto tempo, probabilmente ancora oggi per la maggior parte quasi per il 90% del mercato, è legato a materiali come il polistirene, il poliuretano e ad una fibra come la lana di roccia e materiali sintetici o minerali o di origine petrolchimica. Dicevo c’è voluta tanta tanta fatica per andare a formare lo stesso concetto di bioedilizia.

Sostanzialmente mi sta dicendo era l’era dello sfruttamento dell’oro nero.

Esatto, o meglio più che l’era dello sfruttamento dell’oro nero era l’era in cui la logica del risparmio energetico non esisteva, è entrata solo di recente e solo grazie alle normative dell’Unione Europea e sto parlando del periodo dal 2005 in avanti, prima non esisteva in Italia la classe energetica, oggi si parla di classe B e classe A e non si può costruire se non si è in classe B, il che significa dire tante cose diverse in base alla latitudine.

Quando parla di classe energetica intende CasaClima e i suoi standard?

No, perché CasaClima ha costruito un suo sistema di certificazione energetica parallelo a quello ufficiale nazionale che è quello del Cened, quello che viene dall’Europa e ha fatto le classi A, B, C, D… CasaClima ha fatto CasaClima Oro, Platinum, adesso Nature e conosco benissimo le logiche createsi tra il fondatore e il network di aziende che orbita attorno a CasaClima.

Rimaniamo al punto, mi dica due o tre cose fondamentali.
Mi pare di aver capito che questo prodotto composito costi meno del mattone classico, duri sostanzialmente di più e sia riciclabile, ma che margini di mercato ha rispetto al prodotto classico? Quanto vale oggi nel mercato dell’edilizia?

Facendo un passo indietro provo a rispondere. La nostra proposta di materiali, prodotti e sistemi a base di canapa e calce, Natural Beton di canapa e calce, segue proprio un approccio totalmente alternativo all’edilizia. Ma il mercato ci sta dando ragione, il nostro è un approccio rivoluzionario. Perché rivoluzionario?

Perché da una parte propone l’utilizzo di un materiale vegetale e nell’edilizia il vegetale negli ultimi cinquant’anni non esisteva, esisteva in passato e quello che noi siamo andati a fare è riprendere la tradizione e portarla all’oggi innovandola, spesso e volentieri diciamo “calce e canapa dalla tradizione all’innovazione”. I nostri nonni per costruire reperivano i materiali sul posto, quindi raccoglievano la paglia, l’argilla, il legno. Con il legno costruivano le strutture, con l’argilla e la paglia formavano i biocompositi e creavano i materiali isolanti.

C’è stato un buco o un periodo nero proprio a causa dell’oro nero, del petrolio, e quindi uno sviluppo nell’edilizia, indotto dall’uso dei combustibili fossili, che ha tagliato fuori tutti i prodotti di origine naturale o meglio vegetale . Dagli anni ’80 in poi si è avuto un timido risveglio con il concetto di bioedilizia, la reintroduzione nel mercato di una logica diversa coi materiali citati, e quindi di ibridi di legno, di bambù, di cannicciato, ma è sempre rimasto in una nicchia che tutt’ora non si può sviluppare per la mancanza di scala, per l’elevato costo di prodotto del 30/40% in più rispetto al mercato.

Quello che abbiamo voluto fare è un tentativo forte di rompere le regole dell’edilizia e quindi domandarci quali fossero le esigenze e i problemi del mercato dell’edilizia oggi, che sono:
• cattiva efficienza energetica,
• cattivo comfort abitativo,
• cattiva qualità dei materiali e quindi muffa e problemi di cattiva gestione del vapore acqueo.
A questi tre problemi fortunatamente abbiamo risposto trovando questo biocomposto, naturale a base di calce e canapa, in grado di risolverli contemporaneamente senza incorrere nei problemi della bioedilizia, ovvero alti costi, cattiva disponibilità e problemi di scala.

Come è stato possibile tutto questo?
Grazie alla presenza di importanti quantitativi di canapa in un mercato vicino al nostro, quello francese. In Francia la coltivazione di canapa non è mai cessata, in Italia dagli anni Quaranta o Cinquanta in poi c’è stato un blocco totale della produzione, in parte a causa del proibizionismo in parte per la concorrenza delle fibre tessili, Nylon e altri materiali come Teflon ecc ecc.

In Francia non hanno mai smesso fortunatamente di coltivare e cooperative di agricoltori hanno continuano negli anni a produrre canapa per uso alimentare, tessile, per uso lettiera dei cavalli o gli animali domestici. Si è anche sviluppata una piccola nicchia nel mercato dell’edilizia ma, per intenderci, in Italia con un’unica azienda, noi, si fa di più di quello che si fa in Francia con la canapa.

Così noi come start-up nata nel 2011, abbiamo la disponibilità di materia prima, la canapa, a una distanza sostenibile, quei 400/500 chilometri rispetto alla nostra azienda che si trova nel Nord-Italia.

Che utilizzo ha nella riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale l’uso del Biomattone?

Di fatto c’è una gamma di applicazioni ampia che va dall’isolamento col mastice all’isolamento dei tetti e sottotetti. Lei mi parla di condominio, io Le parlo di villetta monofamiliare o casetta bifamiliare, di qualsiasi edificio con una copertura dalla quale c’è la maggiore dispersione. Il tetto è il punto di maggiore dispersione. Lì è ottimale l’applicazione di uno strato di biocomposto con una bassa densità, quindi non il Biomattone che è un vero mattone ma il biocomposto in forma di mattone.

Il biocomposto può essere applicato alle facciate dei condomini?

Appunto stavo scendendo dall’isolamento dei tetti e sottotetti alle contropareti interne. Rispetto all’isolamento interno spesso e volentieri ci è capitato di lavorare nei condomini dove il singolo proprietario dell’appartamento non riesce a trovare un supporto da parte della maggioranza condominiale per fare un cappotto dall’esterno e quindi isola il proprio appartamento all’interno risolvendo anche i problemi di umidità che spesso colpiscono questo tipo di edifici.

Case history, le applicazioni bio naturali di Equilibrium
• Casa HI-LOW è la casa passiva mediterranea trasportabile, ad alta sostenibilità e bassi consumi realizzata da Pedone Working in Natural Beton 200.
• Mobil Home è un progetto del Consorzio Eco Natura, un’unità abitativa mobile in Natural Beton per rivoluzionare il modo di vivere le vacanze all’aria aperta.
• Al Fuorisalone 2013 Cocoon, concept di Massimo Roj e Progetto Cmr, la spa in biomattone che si propone di creare un percorso verso la sostenibilità consapevole attraverso un tunnel allestito come video-percorso, un momento di riflessione sulle emergenze ambientali che confluisce in un wellness center realizzato in canapa e calce.
• Aldo Cibic ha progettato per Equilibrium, una casa antisismica e soprattutto ecosostenibile, realizzata in legno, calce e canapa. 70 mq a emissione zero che, dopo l’esposizione lo scorso anno alla fiera dell’edilizia Made Expo di Milano, sono stati “traslocati” a San Posidonio, in provincia di Modena, destinati a una delle famiglie che hanno perso la propria abitazione durante il sisma del 2012.
Gallery cantieri Equilibrium

COMMENTA L'ARTICOLO
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È presente 1 commento
  1. Antonio D'Alessandro

    Ho ammirato con estrema franmchezza tutto quanto sopraespresszo e ne sono
    rimasto soddisfattissimo per quanto enunciato .
    Sarei molto ma molto convinto ,visto il prodotto “CANAPA”in cuii credo fermamente ,POSSA AVERE NEL PROSIEGUO UN OTTIMO INSERIMENTO VERSO LE GENERAZIONI FUTURE POICHE’ IL TUTTO, SI PRESUPPONE PORTI, AD UN SICURO MIGLIORAMENTO DELLA VITA NELL’USO DELLE PROPRIE ABITAZIONI.
    sAREI INOLTRE INTEERSSATO AD ADOPERARMI ATTRAVERSO UN’ AZIENDA CON LA QUALE COLLABORO A PROPORRE QUALCHE INVESTIMENTO IN TAL SENSO.
    SAREI INOLTRE INTERESSATO, AD UNO SCAMBIO DI OPINIONI IN MERITO.

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